Dall’automotive al settore alimentare. Ecco come la spruzzatura airless di olio d’oliva ha risolto la sfida di un’importante azienda produttrice di pizze industriali.

In questo articolo:

Spruzzatura airless: dall’automotive al settore alimentare grazie a un’intuizione geniale

Quando Movingfluid propose la spruzzatura airless a Italpizza… 

… e risolse una sfiga importante per l’ambiente e la salubrità dell’aria in produzione.

Pensare fuori dagli schemi. Questa è senz’altro una delle caratteristiche di Movingfluid. È stato così che abbiamo risolto un problema serio per Italpizza, leader nella produzione di pizza industriale: trovare un sistema per la spruzzatura di olio d’oliva, che permettesse di erogare il liquido in modo uniforme, senza generare fumo e senza sprechi di prodotto. La soluzione che abbiamo proposto? È nata dall’intuizione dei nostri sfigasolver, cioè un sistema di spruzzatura airless utilizzato normalmente nel settore automotive.

Fino a quel momento, infatti, l’azienda aveva testato diversi sistemi per distribuire l’olio sulle pizze, prima della cottura. Si trattava di un passaggio importante, perché l’applicazione del condimento in questa fase rendeva l’impasto ancora più morbido e la pizza gustosa e soffice, come la conosciamo.

Dopo aver testato la gocciolatura – che però non consentiva di distribuire uniformemente il liquido sull’intera superficie del prodotto – l’azienda ha optato per il sistema di spruzzatura misto aria automatico, che permetteva di distribuire l’olio in modo uniforme, ma che portava con sé una serie di sfighe importanti per la sicurezza dei lavoratori e la salubrità dell’aria intorno allo stabilimento. 

Fumo, sicurezza sul lavoro, sprechi: tutte le sfighe del sistema misto-aria

Il sistema di spruzzatura misto-aria utilizzato inizialmente da Italpizza non nasce nel settore alimentare. Come spesso avviene, si tratta di una tecnologia importata da altri settori. In questo caso, l’automotive: è così che, per esempio, vengono verniciate le automobili in carrozzeria.

 Il risultato, in termini di distribuzione dell’olio sulla pizza, era ottimo. Era possibile dosare il prodotto nelle quantità e nel modo desiderato, ma l’impatto sulla sicurezza dei lavoratori e la salubrità dell’aria era molto importante. Infatti, la spruzzatura misto-aria si basa su un sistema che utilizza l’aria compressa, che rompe la molecola del prodotto da atomizzare – in questo caso l’olio d’oliva – generando una nube (over spray) che si deposita sulle pizze.

 In questo modo, però:

  • le quantità di fumo generate erano notevoli;
  • allo stesso tempo, non era possibile recuperare gran parte dell’olio in eccesso, che restava in circolo, imbrattava le superfici e in misura minore arrivava al sistema di filtraggio: uno spreco di prodotto, che rendeva il sistema difficile da gestire.

 

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La soluzione: il sistema di spruzzatura airless.
Ecco come funziona

“Se il problema è l’aria compressa, allora serve un sistema senza aria: la spruzzatura airless.” Ecco l’intuizione che ha permesso agli sfigasolver di Movingfluid di risolvere la sfiga di Italpizza. Era necessario trasferire una tecnologia utilizzata in un settore molto diverso da quello alimentare – ancora una volta, l’automotive – e portarlo nel mondo dei prodotti da forno. Un’intuizione possibile grazie alla versatilità e all’esperienza dei progettisti industriali di Movingfluid, che nel tempo hanno potuto testare e sviluppare soluzioni efficaci in settori molto differenti tra loro, come automotive, ceramico, farmaceutico, fino alla stampa flexografica.

 Nel caso della spruzzatura airless, infatti, l’atomizzazione del prodotto non avviene tramite aria compressa, ma grazie alla pressione che si applica al fluido. È la pressione – non l’aria – che rompe la molecola e crea un velo che si applica a qualsiasi superficie: dal metallo alla ceramica e ovviamente anche alla pizza.

 

Spruzzatura airless VS spruzzatura misto-aria: tecnologie a confronto

Apparentemente simili, il sistema di spruzzatura airless e quello misto-aria sono molto diversi fra loro.

Il sistema airless, infatti, consiste in una pompa in alta pressione (che lavora a 30, 40 o 50 bar) che aspira l’olio da una vasca e lo manda in pressione, attraverso delle tubazioni, fino a degli erogatori – pistole per la spruzzatura in alta pressione – che si trovano in prossimità del nastro su cui passano le pizze. Qui degli ugelli nebulizzano il prodotto, senza generare fumo in eccesso.

Il sistema a compressione, invece, si basa su una pompa in bassa pressione (che lavora a 3, 4 o 5 bar), che invia il prodotto tramite tubi in bassa pressione fino a degli aerografi che nebulizzano il prodotto, tramite l’aria compressa.

 

 

Risultati: abbattimento della fumosità e risparmio di olio d’oliva del 50%

Una volta individuata la soluzione, era necessario adattarla al contesto alimentare. Ecco quali passaggi hanno seguito i nostri progettisti industriali:

  • Dimensionamento e materiali
    L’impianto di spruzzatura è stato dimensionato e realizzato in acciaio inox e teflon, materiali adatti alla produzione di alimenti, invece dell’alluminio utilizzato normalmente nell’automotive.
  • Fase di test
    Dopo una serie di test, i risultati ottenuti hanno confermato l’intuizione di Movingfluid: il sistema di spruzzatura airless distribuiva l’olio d’oliva in modo uniforme sulla pizza, esattamente nelle quantità necessarie, ma generando meno fumo della spruzzatura misto-aria.
  • Finalizzazione del sistema di spruzzatura airless
    Testata la soluzione, i nostri progettisti hanno realizzato un sistema ad alta pressione pneumatico ad aria, su cui sono stati applicati degli aerografi in acciaio inox per gestire l’apertura e la chiusura dell’erogatore di olio. Infatti, una delle esigenze di Italpizza era di poter interrompere la spruzzatura in caso di fermo della produzione e nell’intervallo tra una pizza e l’altra.
  • Sistema di aspirazione per recuperare l’olio in eccesso
    In più, alla fornitura è stato aggiunto anche un sistema di aspirazione per poter recuperare l’over spray generato e raccoglierlo in un serbatoio, così da riutilizzare l’olio in eccesso.

La soluzione proposta dagli sfigasolver di Movingfluid ha permesso a Italpizza di applicare la giusta quantità di olio, nei tempi richiesti, nebulizzando il prodotto entro parametri di salubrità dell’aria perfettamente accettabili e recuperando il 50% di olio in eccesso.

 

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Spruzzatura airless, non solo pizze

Il sistema che Movingfluid ha proposto a Italpizza può essere applicato anche ad altre aziende del settore alimentare, se il liquido da erogare ha caratteristiche simili all’olio d’oliva come, per esempio, altri tipi di olio, latte o alcune glasse. E le applicazioni possono essere molte, grazie al know-how che i nostri progettisti industriali hanno acquisito lavorando in settori diversi. Una competenza trasversale che ci permette di trovare soluzioni, quando gli altri ti propongono solo dei prodotti.

 

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